La gestione di una patologia cronica, come il diabete, è fatta di cambiamenti che le persone affette da queste malattie devono mettere in atto nelle loro vite. Non va dimenticato infatti che accanto alla gestione della malattia, fatta di visite, aderenza alle prescrizioni, attenzione allo stile di vita e all’alimentazione, c’è la persona stessa, con le sue emozioni e le sue aspettative, che spesso vengono sconvolte dalla diagnosi della malattia. Riprendere possesso della propria vita, in modo graduale e consapevole è il primo passo per tornare a sentirsi persone, nonostante la malattia. Di seguito alcune parole chiave che consentiranno di riflettere sul tema del coinvolgimento attivo delle persone nella gestione della loro malattia e sulle possibilità che un approccio “engaged” offre. 

Coinvolgimento attivo (patient engagement):

L’engagement dei pazienti nella gestione della malattia cronica  rappresenta un processo complesso, derivato dalla combinazione di diversi fattori, individuali e relazionali, che connotano il contesto di vita della persona. L’engagement viene descritto come la “predisposizione psicologica” della persona a giocare un ruolo attivo nel suo percorso di cura. È una scelta graduale che consente all’individuo di diventare il protagonista, insieme al team di cura, della gestione della sua malattia e ad evitare ricadute negative. La persona “ingaggiata” infatti è una persona che riesce a seguire in maniera corretta e consapevole le prescrizioni mediche, a dialogare con il proprio medico di fiducia, a costruire una rete di riferimento tra pari, il tutto con una predisposizione psicologica positiva per sè e per il contesto relazionale. I pazienti “ingaggiati” sono pazienti che, attraverso la progressiva presa di consapevolezza circa il proprio ruolo, possono sentirsi di nuovo persone oltre che pazienti.