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Farmaci antidiabetici orali
Sono un insieme di differenti farmaci anche detti farmaci ipoglicemizzanti orali, appartenenti a diverse categorie ed utilizzati nel trattamento del diabete mellito tipo 2. Questi farmaci sfruttano diversi meccanismi d’azione (stimolano la secrezione di insulina, riducono l’insulino-resistenza, rallentano l’assorbimento intestinale di glucosio, aumentano l’eliminazione renale di glucosio) grazie al quale sono capaci di controllare i livelli di glicemia nei pazienti affetti da diabete.
Farmaci antidiabetici orali insulino-secretagoghi
con questo termine si definisce una particolare categoria di farmaci antidiabetici, quali le Sulfoniluree e Glinidi che sono capaci di stimolare secrezione di insulina indipendentemente dai livelli di glicemia, per questo motivo rispetto ad altri farmaci antidiabetici, espongono a maggiore rischio di andare in ipoglicemia.
Fibre
Le “fibre alimentari” sono una frazione di carboidrati non digeribili dal nostro organismo che dunque non determinano un aumento della glicemia e non apportano calorie. Sono presenti negli alimenti di origine vegetale e possono essere classificate in idrosolubili (che si sciolgono in acqua) e non idrosolubili (che non si sciolgono in acqua).
Fruttosio
è uno zucchero semplice (monosaccaride), tipicamente presente nel miele, nella frutta e nei suoi derivati (centrifugati ed estratti di frutta, succhi di frutta), dotato di un indice glicemico più basso rispetto al glucosio.
Food literacy (competenze alimentari)
La Food Literacy viene definita come la capacità dell’individuo di ottenere, interpretare, comprendere e utilizzare le informazioni nutrizionali di base, allo scopo di realizzare scelte alimentari appropriate sul versante individuale e su quello sociale. Tale concetto può infatti essere riassunto come l’insieme di strumenti necessari per mantenere un rapporto sano e permanente con l’alimentazione. Include quindi non solo le conoscenze di base relative alla varietà di alimenti esistenti, la loro provenienza, la modalità di produzione, ma anche la conoscenza degli elementi nutrizionali e dei vari nutrienti, al fine di prendere decisioni informate e consapevoli circa l’assunzione di una dieta equilibrata e di discriminare alimenti salutari e non. Tale concetto fa inoltre riferimento alle capacità di utilizzare nel modo più opportuno gli alimenti e di saperli cucinare in maniera adeguata. Identificare la cottura migliore, seguire le ricette in maniera precisa, ma anche come preparare, conservare e smaltire gli alimenti. Nelle competenze alimentari rientra anche la capacità di adottare stili alimentari differenti a seconda della fase di vita in cui ci si trova per migliorare l’impatto dell’alimentazione sul benessere personale. Tale concetto risulta essere fondamentale nella gestione della patologia cronica al fine di garantire un adeguato stato di salute e prevenire complicanze.