Il protocollo FooDIA-Net illustrato nel workshop “Hybrid care” di EHTEL
Il protocollo FooDIA-Net presentato come buona pratica nel corso del workshop “Hybrid care” di EHTEL
Il cambiamento che ha accompagnato i percorsi e i processi di cura in numerose realtà europee durante la pandemia da Sars COV2 ha evidenziato i risultati positivi delle cosiddette “hybrid care”: le cure integrate, ibride, che considerano modelli più tradizionali, in presenza e “faccia a faccia”, integrati da modalità di interazioni a distanza e“virtuali”, secondo approcci non alternativi ma complementari.
Il webinar organizzato online dalla European Health Telematics Association (EHTEL) il 20.05.2021, si è posto l’obiettivo di focalizzare le potenzialità dell’approccio ibrido alle cure, prefigurandone gli sviluppi futuri, anche oltre la pandemia.
I due casi di studio principali presentati nel corso dell’evento hanno riguardato delle esperienze realizzate in Scozia (Near Me Network) e in India (Apollo Medicine Teleworking Foundation). A seguire, diverse istituzioni europee, invitate in una “prima fila virtuale”, hanno raccontato iniziative già attive che rappresentano buone pratiche di un approccio ibrido alle cure.
Tra queste buone pratiche è stata rappresentata l’esperienza del protocollo FooDIA-Net e del nuovo strumento operativo di task shifting sviluppato nel progetto per la promozione della food literacy e del patient engagement e utile alla presa in carico integrata della persona con diabete. Anche il protocollo FooDIA-Net, infatti, integrando la relazione in presenza fra educatori e pazienti con l’utilizzo della piattaforma web appositamente creata per l’erogazione del protocollo, è un esempio concreto dell’innovazione possibile attraverso un approccio ibrido alla cura.
Al webinar ha partecipato la Dott.ssa Elisabetta A. Graps Responsabile scientifico del progetto FooDia-Net e della unità operativa - ARESS Puglia - Agenzia Regionale strategica per la Salute ed il Sociale.