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Glossario del Diabete

Un glossario di termini nel dominio del diabete

Calorie

è l’unità di misura dell’energia, utile a definire il contenuto energetico di un alimento. Nel linguaggio comune quando si parla di calorie si intende le chilocalorie (kcal).

Carboidrati o zuccheri

I carboidrati rappresentano la principale fonte di energia per l’organismo liberano circa 4 kcal per grammo, possono essere prodotti dall’organismo ed essere introdotti mediante gli alimenti di origine vegetale (cereali, pasta, pane, frutta, legumi, ecc). Si distinguono in zuccheri semplici (ad esempio glucosio,fruttosio, galattosio) e zuccheri complessi (ad esempio l’amido).

Cardiopatia ischemica

Condizione caratterizzata da sofferenza del cuore, conseguente ad un inadeguato afflusso di sangue nelle arterie coronarie. Include l’infarto cardiaco e l’angina pectoris.

Carico glicemico

Esprime il prodotto tra indice glicemico e la quantità di carboidrati contenuta in un alimento, espressa in percentuale (%).

Circonferenza della vita o addominale

Rappresenta la circonferenza minima tra la gabbia toracica e l'ombelico, valutata quando il soggetto è in piedi e con i muscoli addominali rilassati. Viene valutata utilizzando un comune metro da sarta, non elastico, che dovrà essere posizionato a livello della vita che rappresenta dunque la parte più stretta dell'addome. Qualora tale zona non fosse facile da individuare, come spesso accade in condizione di obesità, la misura viene presa a livello dell'ombelico, mantenendo in orizzontale il nastro metrico ed evitando di stringerlo troppo o al contrario di mantenerlo troppo allentato. Questa misurazione andrebbe eseguito su addome spoglio da vestiti.

Chetonuria

Indica la quantità di corpi chetonici nelle urine. Può essere valutata attraverso delle strisce reattive che cambiano colore a seconda della quantità di corpi chetonici presenti.

Colesterolo

È un importante componente di tutte le cellule e il precursore di molti ormoni. Quando raggiunge livelli elevati nel sangue determina aumento del rischio cardiovascolare poiché è responsabile di danni a carico delle arterie (placche aterosclerotiche) che possono causare infarto cardiaco e ictus cerebrale. La presenza di malattia diabetica rappresenta di per sé una condizione di rischio cardiovascolare, pertanto è importante evitare che si verifichi anche un aumento dei valori di colesterolo, questo i diabetici spesso devono prendere pastiglie per abbassarlo o per mantenerlo entro i limiti di sicurezza. Più che il colesterolo totale vanno considerati il colesterolo LDL (quello “cattivo”) e il colesterolo HDL (quello “buono”). Il primo va tenuto basso (sotto i 100 mg/dl). Il secondo alto (sopra 40 mg/dl nell’uomo e sopra 50 mg/dl nella donna). Il colesterolo nel diabetico andrebbe misurato periodicamente, almeno ogni 6-12 mesi.

Corpi chetonici

Sono tre composti normalmente presenti nel sangue in piccole quantità. La loro concentrazione plasmatica è definita chetonemia[1]. Sono prodotti nel fegato, in condizioni di digiuno prolungato e rappresentano una fonte di energia alternativa al glucosio che può essere utilizzata dal cervello.

Cambiamento

Dal punto di vista psicologico, con “cambiamento”, si indica un processo attraverso il quale avviene una modifica nel modo di pensare – e di conseguenza di agire - di un individuo. L’attitudine al cambiamento è connaturata alla mente umana: fin dalle prime fasi di vita infatti, si osservano progressivi cambiamenti mentali che permettono, ad esempio, l’evoluzione dall’infanzia alla maturità. Oltre a questi cambiamenti legati alle fasi di vita, ne esistono altri attraverso i quali la mente si modifica continuamente in relazione alla necessità di adattamento che il contesto di vita pone all’individuo. Il cambiamento psicologico è caratterizzato dall’entità dello stesso (dal cambiamento che porta l’individuo a smettere di fumare, a cambiamenti che coinvolgono in maniera globale la vita dell’individuo, come può essere l’insorgenza di una patologia cronica) e dal tempo necessario al suo compimento. Il cambiamento psicologico non può essere infatti definito come un fenomeno del tipo “tutto o niente”, quanto piuttosto un percorso ciclico e progressivo. Ogni ciclo di cambiamento lascia una nuova consapevolezza nell’individuo, che lo guida nelle azioni successive. Anche nel momento in cui si gestisce una patologia cronica, infatti, l’individuo vive una serie di cambiamenti che coinvolgono in maniera profonda la sua persona. Essere consapevoli del cambiamento psicologico consente alle persone di vivere appieno ogni momento cruciale di questo processo.

Coinvolgimento attivo (patient engagement)

L’engagement dei pazienti nella gestione della malattia cronica rappresenta un processo complesso, derivato dalla combinazione di diverse dimensioni e fattori di natura individuale, relazionale, organizzativa, sociale, economica e politica che connotano il contesto di vita della persona. L’engagement viene descritto come la “predisposizione psicologica” della persona a giocare un ruolo attivo nel suo percorso di cura. È una scelta graduale che consente all’individuo di diventare il protagonista, insieme al team di cura, della gestione della sua malattia e ad evitare ricadute negative. La persona “ingaggiata” infatti è una persona che riesce a seguire in maniera corretta e consapevole le prescrizioni mediche, a dialogare con il proprio medico di fiducia, a costruire una rete di riferimento tra pari, il tutto con una predisposizione psicologica positiva per sè e per il contesto relazionale. I pazienti “ingaggiati” sono pazienti che, attraverso la progressiva presa di consapevolezza circa il proprio ruolo, possono sentirsi di nuovo persone oltre che pazienti.