Retinopatia diabetica
Condizione caratterizzata dalla presenza di lesioni a carico della retina causate dall’iperglicemia persistente. Può essere più o meno severa, in alcuni causi può manifestarsi come emorragia e distacco di retina. Può a comparire nel diabete, come complicanza cronica, soprattutto quando il compenso glicemico è stato per lungo tempo insoddisfacente, per questo in genere si manifesta dopo diversi anni dall’esordio della malattia.
Rischio cardiovascolare
Definisce la probabilità di sviluppare una malattia a carico del cuore e dei vasi sanguigni, in base alla presenza o meno di determinati fattori predisponenti che sono distinti in fattori di rischio modificabili: obesità (di tipo addominale soprattutto), pressione alta, fumo, diabete, alterati livelli di grassi nel sangue (colesterolo totale alto, LDL (colesterolo cattivo) alto, HDL (colesterolo buono) basso, trigliceridi alti), errori dietetici, sedentarietà, fattori di rischio non modificabili: età, sesso maschile, familiarità per malattie cardiovascolari.
Riflessività
La riflessività nell’ambito della Psicologia può essere definita come una pratica che non aumenta il livello informativo (mero aumento di conoscenze), ma risponde ad un bisogno di comprensione che la persona ha su di sé, sul suo modo di agire nel mondo, nonché sul significato attribuito alle sue azioni , emozioni e rappresentazioni. “Riflettere” significa posare lo sguardo su ciò che la persona prova, ma che, proprio perché la riguarda direttamente, non è sempre così chiaro o noto. La riflessione può essere in primo luogo applicata alle esperienze quotidiane: così facendo si arriva a ‘fare sapendo che cosa si fa e perché lo si fa’. La pratica riflessiva non si applica soltanto al passato, ma anche al presente e al futuro: per orientare se stessi e il proprio progetto di vita. Nella patologia cronica, la riflessione aiuta a fermarsi su azioni ed emozioni che questa suscita nelle persone per giungere ad una consapevolezza maggiore.